Paradossi di questa Rovereto sul finale 2012: strangolata dal traffico, confusa dagli echi di beghe politiche spesso sterili ed autoreferenziali, in cerca di un’identità alternativa di fronte alla sofferenza di quelle tante imprese che ne avevano fatto negli anni il polo industriale per antonomasia.
Però si respira proprio bene. Meglio che nel resto del Trentino.
Dal sito Appa scaricabili le tabelle, CLICCANDO QUI. In Tabella 3 è riassunta la situazione relativa al numero di superamenti da inizio anno delle soglie previste per l’inquinante ozono.
I dati dell’ultimo rapporto Appa (Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente) indicano come nei primi nove mesi di quest’anno Rovereto abbia fatto registrare solo nove giorni di sforamento dei limiti di concentrazione di Pm10, l’insieme di particelle presenti nell’aria colpevoli della maggior parte dei danni per la salute. Rovereto prima fra le virtuose, visto che tutti gli altri principali centri urbani trentini hanno fatto registrare dati peggiori: a Trento 28 sforamenti, nella Piana Rotaliana 11, a Borgo Valsugana 31 e a Riva del Garda 27. Dati anche più di tre volte maggiori rispetto a quelli della Città della Quercia ma, come precisano dall’Appa, valutati mediamente positivi e assolutamente non allarmanti.
Significativa l’evoluzione degli ultimi anni dell’inquinamento roveretano: mentre dal 2011 a oggi le altre città hanno fatto tutte registrare un aumento di Pm10, (Trento segnava 25 sforamenti, Borgo Valsugana 23 e Riva del Garda 22), a Rovereto le famigerate polveri sottili sono crollate: da 20 a 9. Il raffronto col passato diventa impressionante man mano che ci si allontana: nel 2008 gli sforamenti erano stati 30, nel 2007 addirittura 41, ben oltre il limite annuale fissato per legge di 35.
Dunque l’aria lagarina è la migliore dei fondovalle trentini. Una scoperta tanto più sorprendente visto che il Pm10 è per gran parte prodotto dalle attività dell’uomo: trasporti (motori di auto e camion, erosione di pneumatici e manti stradali), impianti di riscaldamento e impianti industriali. Un altro degli effetti - questo paradossalmente positivo - della crisi in Vallagarina: di fronte ai prezzi alle stelle di benzina e gasolio, sempre più persone tendono ad adottare stili di mobilità alternativi, dall’uso dei mezzi pubblici alle biciclette. «Pensiamo ci sia anche l’effetto delle politiche in termine di mobilità e difesa dell’ambiente avviate dall’amministrazione, sia comunale che provinciale» commenta l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Daicampi, che sottolinea come «l’incentivo all’uso della bici, le campagne di ammodernamento delle caldaie e l’introduzione di mezzi dotati di filtro antiparticolato stanno tutti insieme facendo sentire i loro effetti».
Un effetto diretto della salubrità dell’aria di Rovereto si è avuto sul lavoro dei tecnici del Servizio Verde e Tutela Ambientale di Palazzo Pretorio, in questi giorni alle prese con la predisposizione del piano anti smog 2012-2013. Il piano, all’esame della giunta martedì prossimo, prevede la sostanziale riproposizione dei provvedimenti dell’anno scorso, che in quattro mesi di applicazioni non portarono a nessuna multa. In sintesi: blocco del traffico per i veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0 e 1 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.3. Orari scelti per non pesare sugli spostamenti di chi usa l’auto per andare al lavoro o per portare i figli a scuola. Esentati dallo stop tutti gli artigiani e chi usa furgoni, autocarri e anche tutti gli automezzi immatricolati N1 (le autovetture con la rete). Da definire i tempi dell’entrata in vigore. In base alle previsioni meteo, si parla di fine novembre.