Secondo la FIAIP l'IMU sulle seconde case produrrà entro l'anno un aumento importante dell’offerta di immobili sul mercato. Questo aumento trascinerà con se anche un rilevante calo dei prezzi, stimato attualmente nell'ordine del 15-20%.
Le case più appetibili da acquistare dovrebbero essere quelle con oltre 15 anni di età che allo stato attuale pagano un differenziale del 25% rispetto alle case nuove ma che, sempre secondo Michele Zaniboni (presidente provinciale FIAIP), dovrebbe innalzarsi fino al 40%.
Secondo FIAIP è quindi questo il momento di comprare. Non fermatevi al prezzo esposto dalle agenzie, ma trattate per cercare di spuntare un prezzo ulteriormente vantaggioso. In questo momento particolare il prezzo di vendita lo decide chi compra.
L’IMU sulle seconde case produrrà entro l’anno un aumento importante dell’offerta sul mercato di immobili con un rilevante calo dei prezzi per le stesse. Una riduzione nell’ordine del 15-20% che si verificherà in particolare nei piccoli centri turisticamente meno interessanti, mentre località di alto pregio, come Madonna di Campiglio per fare un esempio, non dovrebbe sentire tale fenomeno.
Lo scenario sul futuro del settore immobiliare in provincia e in Alto Adige è stato tracciato ieri dal vertice regionale della FIAIP, la Federazione agenti immobiliari aderente a Confedilizia, che in Trentino Alto Adige raccoglie circa 200 professionisti.
Per Carlo Perseghin, presidente regionale, Michele Zaniboni, presidente provinciale e Francesco Migliorini, consigliere FIAIP trentina con delega alla formazione, la situazione del mercato immobiliare sta soffrendo, ma meno che nel resto d’Italia. «Se a livello nazionale nei primi mesi dell’anno si è avuta una riduzione delle compravendite del 20% - ha detto Perseghin - qui il calo è di molto inferiore».
A causa della minore erogazione di credito delle banche (si arriva al 70% massimo del valore dell’immobile da acquistare) e alla richiesta di maggiori garanzie liquide (fidejussioni di parenti) e della situazione di incertezza sul futuro del settore, legata anche all’indeterminatezza dell’IMU, la situazione dei prezzi sull’usato (immobili oltre i 15 anni di età) ha visto un calo importante rispetto agli anni del boom immobiliare (fine 2007). «Oggi ci aggiriamo attorno a un differenziale del 25% circa - spiega Zaniboni - tra usato e nuovo, quando nel periodo buono la distanza era minimale». Ma, alla luce delle difficoltà immobiliari, «il prezzo auspicabile sarebbe ancora più basso, con un differenziale del 40% tra usato e nuovo» conclude Zaniboni.
Secondo la FIAIP, quindi, «è il momento di comprare» come chiarisce Migliorini soprattutto ora che è l’acquirente a fare il prezzo, aggiunge Perseghin. Il consiglio è dunque quello di non fermarsi al prezzo che viene esposto, ma di fatto, di trattare per cercare di spuntare prezzi migliori per chi compra.
Anche perché, chiariscono i vertici FIAIP, come «c’è stata flessione dal 2008 rispetto ai massimi, in particolare per l’usato, flessione ci sarà ancora. Ma poi, una volta toccato il fondo, ci sarà una ripresa dei prezzi. L’investimento nell’immobiliare va visto sul lungo periodo e, in questa prospettiva, è stata sempre remunerativa», afferma Perseghin.
Ma perché le seconde case, soprattutto in montagna e nei centri poco turistici, sono destinate a perdere valore? «Chi ce l’ha preferirà venderla piuttosto che pagare una IMU pesante - afferma Zaniboni - e in questo modo ci sarà un aumento dell’offerta di immobili sul mercato».
Sul fronte del nuovo, per la FIAIP, la situazione è differente: «Le aziende solide possono evitare di vendere a prezzi bassi» sostiene Perseghin. Tra le tipologie richieste di più rimangono, in provincia, il miniappartamento e le due stanze.