L'avevamo anticipato e finalmente ecco la conferma: da ieri (26 giugno 2012) il bonus del 36% per le opere edili di risanamento della casa, è passato dal 36% al 50%. Raddoppiato anche il tetto di spesa massima che passa da 48mila euro a 96mila. Unico tagli registrato è quello del bonus sugli interventi energetici che passa dal 55% al 50%.
Nonostante la Provincia di Trento e le sue iniziative simili (bonus del 40% a fondo perduto restituito in 3 anni), i trentini hanno dimostrato di apprezzare decisamente questo genere di detrazioni nazionali. Nel 2008 il bonus totale stanziato in Provincia è stato pari a 70 milioni di euro circa (45 milioni sul 36% e 25 per il 55%), l’anno successivo è salito a quota 79,8 milioni di euro (46,6 sul 36% e 33,2 milioni per il 55%) e nel 2010 ha toccato il record di 85,2 milioni (49,6 per il 36% e 35,6 sul 55%).
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Risparmio fiscale sulle ristrutturazioni edilizie, lo sconto annuale quasi triplica. È l’effetto del decreto sviluppo già firmato dal presidente della Repubblica e approdato ieri in Gazzetta Ufficiale. Il vecchio 36% per le opere di risanamento degli immobili lascia spazio al nuovo 50%. Nuova aliquota che, da oggi, sarà applicabile su una spesa massima raddoppiata da 48mila a 96mila euro. Di conseguenza, lo sconto massimo annuale passerà da 1.728 euro a 4.800 euro (la restituzione avviene in 10 anni). L’importo medio dei lavori agevolati con il vecchio 36% era solo di 15.100 euro. Secondo l’Ance, l’innalzamento del tetto di spesa servirà soprattutto alla minoranza di proprietari che deve effettuare interventi di ampia portata. Si riduce, ma solo come aliquote, invece il bonus sul risparmio energetico degli edifici che prima era al 55% e ora scende al 50%. La detrazione massima resta a 100.000 euro, la minima a 30.000 euro.
I due bonus fiscali negli ultimi anni hanno dimostrato di essere particolarmente interessanti per i contribuenti trentini. Se si guarda alle sole domande per il 41 e poi 36% si nota che, fino al 2011, si era superata quota 100.000. Il 55% nel 2010 aveva portato a movimentare oltre 90 milioni di euro di investimenti.
Ancora più nel dettaglio, si può verificare, grazie ai dati sulle dichiarazioni dei redditi a partire da quelle presentate l’anno scorso per andare a ritroso, quanti trentini hanno potuto usufruire dello sconto fiscale e per quale cifra. In particolare, tra 2008 e 2010, lo sconto fiscale di cui hanno usufruito i trentini è stato molto elevato. Nel 2008 è stato pari a 70 milioni di euro circa (45 milioni sul 36% e 25 per il 55%), l’anno successivo è salito a quota 79,8 milioni di euro (46,6 sul 36% e 33,2 milioni per il 55%), mentre nel 2010 ha toccato il record di 85,2 milioni (49,6 per il 36% e 35,6 sul 55%). In totale, sono stati quindi 235 i milioni di euro di bonus fiscale (150 milioni per il 36%) rientrato negli ultimi tre anni. Nello stesso periodo sono state 238.000 le persone fisiche che le hanno dichiarate (180.000 per il 36%) per un bonus pro-capite che è stato complessivamente di 980 euro annui.
A livello nazionale nel 2010 le pratiche effettuate per il 36% sono state circa 497.000, mentre quelle per il 55% sono arrivate a 405.000. Ed è proprio a quest’ultimo dato cui bisogna fare riferimento per capire la dinamica che potrebbe essere innescata dal nuovo 50 per cento. Infatti, mentre il 36% ha mostrato una progressione lineare nel tempo il 55% ha risentito molto delle minacce di chiusura, delle promesse di conferma e degli annunci di proroga.
Nel 2007, le domande erano state 106mila, ma l’anno dopo sono balzate a 247.000. Lo stesso è accaduto nel 2010: il timore che quello potesse essere l’ultimo anno con il bonus verde, e la certezza che un’eventuale proroga avrebbe comunque spalmato la detrazione su dieci rate anziché su cinque, hanno fatto arrivare fino a 405.000 le pratiche inviate all’Enea per timore della fine del bonus. Moltissimi proprietari erano dimostrati sensibili al messaggio «ora o mai più». Esattamente il meccanismo su cui fa leva la nuova detrazione del 50%, valida soltanto per le spese sostenute nell’arco di 12 mesi (fino al giugno del prossimo anno), sottolinea l’Ance.