L’Ordine degli Ingegneri è stufo e si dice pronto ad azioni simboliche forti come quella di ritirare dalle rispettive commissioni edilizie tutti i 120 ingegneri sparsi sul territorio provinciale.
La protesta è forte e vuole sottolineare la necessità, ormai impellente, di semplificazione della macchina burocratica. Se da una parte la nuova legge urbanistica provinciale è stata introdotta per dare una svolta alla semplificazione, dall'altra molti aspetti sono rimasti assolutamente astratti. E' impensabile ad esempio che per il rilascio di una concessione edilizia, il Comune di Trento faccia attendere un minimo 6 mesi.
Negli anni l'Ordine ha denunciato più volte ai vertici del Comune di Trento la situazione ma dopo tanti incontri e le moltissime proposte costruttive rimaste inascoltate, ora è necessario un cambio di marcia. In alternativa scatterà la protesta che, pur simbolica... qualche disagio porterà sicuramente.
La burocrazia in città per richiedere una concessione edilizia non è più sostenibile e l’Ordine degli Ingegneri, stanco di una situazione che ormai si porta avanti da tempo, ha deciso di ritirare da tutto il territorio provinciale, entro l’anno, i propri rappresentanti all’interno degli enti e dei comuni.
«E’ una protesta - ha spiegato il presidente dell’Ordine Antonio Armani - condivisa con tutti gli Ordini e i Collegi tecnici provinciali per far capire che si deve semplificare la macchina burocratica». Se infatti la recente legge urbanistica provinciale ha cercato di dare una svolta alla semplificazione ad oggi molti aspetti sono rimasti solo sulla carta. «Un esempio eclatante di malfunzionamento della macchina burocratica - ci dice Armani - lo sta perfettamente dando il Comune di Trento che copre circa il 25% delle pratiche di concessione. Se nel resto del territorio provinciale per il rilascio di una concessione edilizia servono circa 40 giorni, per la città capoluogo dobbiamo attendere come minimo 6 mesi».
Nel codice deontologico degli ingegneri, spiega Armani, viene riportata un’importante funzione, quella di essere a tutela dei cittadini e questo modo di agire da parte dell’amministrazione non va di certo a favore di nessuno. «Noi cerchiamo di essere dalla parte del cittadino - ci dice il presidente dell’Ordine degli Ingegneri – ma serve dare un taglio a tutta questa burocrazia. In questi anni abbiamo denunciato più volte ai vertici del Comune la situazione ma dopo tanti incontri e le nostre moltissime proposte costruttive rimaste inascoltate, ora vogliamo un cambio di marcia su un’inerzia inaccettabile oppure, con un gesto simbolico, i 120 ingegneri sparsi sul territorio usciranno dalle commissioni a cui fanno parte». Tutti predicano la semplificazione, insomma, ma la realtà è ben diversa con una sempre maggiore mole di documentazione richiesta a discapito dei cittadini ma anche dei professionisti. Sono molte, infatti, le proposte portate avanti dall’Ordine negli ultimi tempi che, oltre a cercare di semplificare le prassi burocratiche urbanistiche proponendo anche la dislocazione nelle circoscrizioni cittadine di uffici ad hoc per i residenti, puntano a dare una mano ai giovani che si avvicinano alla professione, non solo con la ricerca di nuovi mercati esteri come la Tunisia o la creazione di un «centro di prova dei materiali di eccellenza» con l’Università, ma anche unendo le forze. «Serve uno sforzo comune - ha spiegato Armani – per mettere in campo progetti che sappiano aiutare i giovani ingegneri che spesso vengono tagliati fuori dalle gare di appalto. Dobbiamo metterci assieme, creare gruppi misti di professionalità per l’elaborazione dei progetti dove offrire spazio ai giovani».
Gli ingegneri trentini si sono attivati anche per il terremoto in Emilia con una squadra che immediatamente si è messa a disposizione per verificare lo stato degli edifici. A seguito, infine, dei ragionamenti svolti lo scorso anno con la Provincia sull’agibilità degli edifici esistenti e per chiarire l’iter idoneo per attestare il rispetto dei requisiti statici per gli interventi realizzati dal 1972 al 2008, la commissione strutture dell’Ordine ha oggi elaborato delle linee guida che consentiranno la compilazione della dichiarazione di idoneità statica e d’integrità della struttura.