Molti italiani hanno ricominciato a investire sul mattone e lo stanno facendo in maniera grintosa fin dai primi mesi del 2016. Nei due anni precedenti all’anno in corso si era già registrato un piccolo incremento, il 3,5% nel 2014 e il 6,5% nell’anno successivo, nel 2015. Per quanto riguarda quest’anno invece si sta annoverando un forte aumento di acquisti immobiliari che parte dalle regioni del nord Italia, in particolare da Veneto (+12,1%) e Friuli Venezia Giulia (+10,8%). Oltre a queste regioni mostrano un alto tasso di crescita anche la Basilicata con il +10,2%, la Lombardia +9%, la Sardegna +8% e l’Abruzzo +7,2%.
Sono in molti quelli che hanno riscoperto inoltre l’accesso ai mutui per l’acquisto della prima casa; è stato registrato un balzo positivo anche per quanto riguarda l’indice di affordability (particolare valore che regola l’accesso delle famiglie italiane all’acquisizione di una casa). Ci troviamo qui di fronte ad un trend positivo con ben 2,1 punti percentuale di miglioramento soltanto alla fine dell’anno 2015. Tramite alcuni dati raccolti dall’osservatorio del mercato immobiliare è stato inoltre calcolato un indice affordability aumentato a 11,9% soltanto per quanto riguarda il mese di marzo. Secondo un rapporto, riguardo al settore prettamente residenziale, condotto dall’Agenzia delle Entrate e dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana), questa netta ripresa del mercato immobiliare dipende da diversi fattori. In primo luogo quando si parla di un bene come la casa i fattori non possono scendere per molto tempo né avere un costante calo. Inoltre grazie all’aumento del credito delle banche e ai tassi di interesse abbassati si può riconsiderare del tutto questa come una buona ripresa immobiliare.
In generale inoltre ci sono ottimi motivi per cui questo trend positivo non debba arrestarsi. Grazie ad un’ulteriore flessione dei prezzi delle case avvenuta nel 2015 chiunque desideri acquistare un’abitazione lo fa in questo preciso momento senza rinviare ulteriormente.