Oggi vi raccontiamo della consigliera del Comune di Trento, Sig.ra Gabriella Mafioletti, che nei giorni scorsi ha puntato il dito verso ITEA e la sua gestione poco trasparente.
Sotto la lente d'ingrandimento sono quindi finiti più elementi: dalla gestione dei lavori condominiali che ITEA appalta a ditte esterne, al pressapochismo con cui vengono compilati ed inviati agli inquilini i dettagli delle spese, all'assenza di dialogo tra le parti visto che, stando a quanto riportato dal quotidiano l'Adige, ITEA non convocherebbe assemblee in quei condomini a proprietà misti.
Insomma, di carne al fuoco pare essercene tanta e siamo certi che nei prossimi giorni la risposta di ITEA non tarderà ad arrivare. Stiamo a vedere… per ora accontentiamoci dell’articolo apparso oggi (21 maggio 2012) sulle pagine del quotidiano locale.
Gestione poco trasparente delle spese, non curanza delle regole e soprattutto ritardi nelle comunicazioni. Sono queste solo alcune delle critiche che sono arrivate ieri da diversi inquilini Itea che solo negli ultimi mesi si sono visti recapitare i consuntivi e i riparti di spese riferite al periodo che va dall’1 luglio 2008 al 30 giungo 2009, denunciando errori e numerose imputazioni di costi errate. A guidare gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica, ancora una volta, la consigliera comunale Gabriella Mafioletti che non ha risparmiato attacchi alla mal gestione dell’Itea. «Quello che sta succedendo - ha spiegato la consigliera - è il risultato di un ente che è diventato una società per azioni più attento agli introiti piuttosto che agli aspetti sociali. Abbiamo sempre contestato le anomalie che ci sono nelle rendicontazioni di questo ente e ora ne abbiamo le prove».
Gli inquilini si sono visti arrivare spese con importi ben al di sopra di quanto risultava a preventivo oppure costi che non avevano nessun genere di giustificazione. Ad essere criticata è la mancanza di assemblee condominiali anche negli edifici dove sono presenti proprietari di unità immobiliari. «Queste riunioni - dice Fausto Samueli assieme ad altri inquilini - servirebbero per discutere di spese, di preventivi fatti e per analizzare i costi condominiali che abbiamo, ma in nessun modo l’ITEA le convoca». Oltre a questo, spiegano, ITEA appalta i propri lavori ad un’unica impresa, la quale a sua volta subappalta le opere a piccole ditte artigiane con un rincaro di costi e di imposte non indifferente. «I dettagli delle spese - afferma la consigliera Gabriella Maffioletti - che vengono dati agli inquilini spesso sono illeggibili e buttati dentro a casaccio».
Critiche anche sulla tempistica delle comunicazioni: i ritardi che si stanno verificando per le bollette che riguardano l’energia elettrica delle luci comuni e della forza motrice per le caldaie del riscaldamento, portano all’impossibilità per gli inquilini di contestare gli eventuali importi sbagliati pur avendo a disposizioni 60 giorni di tempo. «L’ITEA - continua la consigliera comunale - non sempre verifica la congruenza delle fatture emesse dalla ditta appaltatrice e soprattutto utilizza un proprio tariffario che pesa sempre più sulle spalle dei cittadini. Per non parlare poi, per gli inquilini, delle difficoltà di accesso alla documentazione completa sul rendiconto spese visto che, se si intendono verificare bollette oppure fatture, l’unica possibilità data è quella di visionare senza avere nemmeno la possibilità di fotocopiare». Proprio in questi giorni la consigliera Maffioletti ha proposto, in Comune, un ordine del giorno con il quale si chiede all’«amministrazione di svolgere la propria funzione di controllo. «Serve rendere obbligatorie - spiega - le assemblee condominiali, eliminare il ricorso ai subappalti e la messa a norma della ripartizione delle spese».