Secondo una recente della nota casa internazionale di analisi finanziarie Moody's, nel corso del prossimo anno 2016 il mercato immobiliare italiano rimarrà stabile mentre ci si potrà attendere una ripresa solamente negli anni futuri, a condizione che si fornisca una risposta valida ad alcune debolezze strutturali del paese, quali disoccupazione e crescita della popolazione.
Il report di Moody’s, pubblicato il passato 8 dicembre 2015, sottolinea come le condizioni macroeconomiche siano ancora “timidamente positive” e di conseguenza è difficile si possa avere una ripresa sostenuta del mercato immobiliare nel corso del prossimo 2016. D’altro canto, però, i bassi tassi di interesse stimolano la domanda di case, facendo sperare in un andamento perlomeno stabile del mercato residenziale, sicuramente non negativo ma neppure in una vera e propria ripresa.
Molto dipenderà, comunque, dall’andamento del PIL: tra le condizioni poste nel report troviamo il fatto che il PIL permanga positivo, come ha segnato ultimamente dopo ben 14 trimestri negativi. L’aumento delle compravendite e la crescita dei mutui riscontrati in questo ultimo periodo, nel quale il PIL è tornato positivo, starebbero a dimostrare come andamento del PIL, fiducia degli investitori e mercato immobiliare siano strettamente interconnessi.
Moody’s sottolinea inoltre come rimangano alcuni problemi di fondo che devono essere risolti affinché il mercato residenziale possa ritrovare la via della ripresa vera e propria: tra i nodi al pettine da sciogliere la crescita della popolazione, attualmente in decelerazione ( si prevede la popolazione italiana cresca dell’1,7% nei prossimi cinque anni contro il +3% dell’ultimo quinquennio ) nonché l’elevata disoccupazione. Si tratta di debolezze strutturali alle quali il Governo dovrebbe trovare una soluzione, affinché il sistema paese possa incamminarsi verso la stabilità nel suo complesso. Diversamente queste debolezze potrebbero pesare non poco sul mercato residenziale, mantenendolo stabile o riportandolo in negativo.
Comunque, segnala Moody’s, rispetto i trimestri passati non vi è di che lamentarsi: la vendita di case, per esempio, nel secondo trimestre 2015 è in aumento del 6,2%, come conferma l’Agenzia delle Entrate la quale indica, peraltro, come nel secondo quadrimestre 2015 le vendite di case abbiano segnato un più 8,2%, trend positivo confermato e rinforzato nel terzo quadrimestre 2015, nel quale la vendita di case è incrementata 10,8%. Le città più beneficiate sono state Napoli e Milano, dove le compravendite residenziali sono cresciute del 18%.