Secondo l’indagine sui bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2014 pubblicata recentemente da Bankitalia, la casa è l’investimento principe delle famiglie italiane. Dall’analisi effettuata dall’Istituto Centrale, infatti, emerge come per le famiglie il patrimonio sia sostanzialmente costituito dalla casa, che rimane il vero investimento di ogni famiglia.
L’analisi della Banca d’Italia dimostra, infatti, come a fine 2014 la ricchezza netta delle famiglie italiane ammontasse, in media, di 218.000 euro a famiglia. La medesima ricerca dimostra inoltre come gran parte di questa ricchezza sia utilizzata proprio per acquistare la casa di abitazione. Infatti, secondo le rilevazioni della Banca d’Italia le abitazioni di residenza occupate dai proprietari hanno un valore in media pari a 220.000 euro. Per larga parte delle famiglie, dunque, il patrimonio è costituito in misura preponderante dall’abitazione di residenza.
Addentrandoci ulteriormente nei dati statistici di Bankitalia, leggiamo come il 30% della ricchezza complessiva degli italiani sia detenuta dal 5% delle famiglie, le quali possiedono un patrimonio medio di 1.300.000 euro. Le famiglie povere, invece, rappresentano il 30% della popolazione italiana, ma, in termini di ricchezza complessiva, la somma dei loro patrimoni, composti in media di 7.000 euro, rappresenta solamente l’1% della ricchezza complessiva italiana.
Allargando l’orizzonte delle famiglie abbienti e abbracciando il 10% di queste, i dati della Banca d’Italia evidenziano come queste detengano circa il 44% della ricchezza totale degli italiani, con un patrimonio medio di 950.000 euro.
Colpisce, chiaramente, l’alta discrasia tra quel 10% di famiglie benestanti che possiedono il 44% percento del patrimonio complessivo degli italiani e quel 30% di famiglie che rappresentano solamente l’1% della ricchezza totale del paese. Il fatto che il 30% delle famiglie non riesca a risparmiare più di un pro medio di 7.000 euro è un chiaro segnale di come la crisi economica di questi ultimi anni abbia cambiato il tessuto sociale ed economico italiano.
Il fatto che la casa sia l’investimento principale delle famiglie significa però che queste sono esposte alla variazione del prezzo degli immobili. A conferma di ciò è proprio Bankitalia, nella propria indagine, a esporre come tra il 2012 e il 2014 la ricchezza netta familiare media sia scesa in termini reali dell’11%, per effetto principalmente del calo del prezzo degli immobili.
Banca d’Italia illustra infine nel corso della propria indagine come il 70% delle famiglie nel 2014 possedeva almeno un immobile residenziale, con una crescita del 2.3% rispetto al 2012; il 20.7% delle famiglie, nel 2014, viveva in affitto mentre il residuo 11.6% viveva in immobili concessi a uso gratuito, riscatto o usufrutto.