È trentina la prima casa certificata ad "energia zero".
Commissionata all'azienda trentina Armalab, da una famiglia di Brescia desiderosa di trasferirsi a Roncone, nella Valle del Chiese, questa incredibile "Villa Attiva" gode di un I.P.E. per la climatizzazione invernale pari a 4,00 kWh/m2 anno.
Massima soddisfazione per il progetto è stata espressa anche dall'Assessore Provinciale all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi che non ha perso occasione per elogiare la filiera dell'edilizia sostenibile trentina e rimarcare l'importanza del marchio made in Trento, unico per le case in legno, Arca.
Continua a crescere la filiera dell’edilizia sostenibile in Trentino. A Roncone, nella Valle del Chiese, è infatti stata costruita la prima casa passiva certificata in Italia "a energia zero": talmente “zero” che potremmo definirla una “casa attiva”, visto che l'energia che riesce a produrre, grazie al sole, ai materiali (su tutto il legno delle foreste PEFC) e alle tecnologie con cui è stata realizzata, è maggiore di quanto effettivamente ne consumi.
Progettata e realizzata dalla trentina Armalab di Pergine Valsugana, in collaborazione con l'architetto Paolo Boni, la “Villa Attiva” di Roncone segue rigorosamente il protocollo di efficienza energetica del Passivhaus Institute e quello di sostenibilità dell'Associazione Nazionale Architettura Bioecologica. Non a caso il progetto ha già ricevuto la certificazione Arca a livelli massimi.
Il costo è poco più alto, circa un 5% - 7%, di una costruzione standard del suo genere. In costruzioni ad altissima efficienza energetica, la differenza è però ammortizzabile in pochi anni grazie ai risparmi che si realizzeranno sul fronte del riscaldamento. "Questa abitazione ecosostenibile - ha detto l'Assessore Provinciale all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi - rappresenta un esempio di punta di ciò che si può realizzare mettendo a sistema la filiera trentina della green economy e dell'edilizia verde, per cui è nato e su cui che fa perno il marchio Arca.
La realizzazione di un progetto di simile portata è anche e soprattutto merito delle competenze e dell'entusiasmo di un'impresa giovane, intraprendente, attenta alle sollecitazioni che provengono dal panorama internazionale e alle normative europee, per le quali entro il 2020 tutti i nuovi edifici privati dovranno essere edifici passivi."
Fin dalle fasi iniziali della progettazione, Armalab ha infatti puntato sull’ottimizzazione degli aspetti energetici e ambientali dell’edificio, integrandoli con quelli più propriamente architettonici. L’obiettivo era quello di rendere la villa, disposta su tre piani, energeticamente indipendente ed ecosostenibile mediante l’utilizzo prevalente di materiali di origine naturale, a partire dal legno. Nel progetto sono state spese un numero importante di competenze professionali; una volta completato, la costruzione verrà certificata come Passivhaus e come edificio di classe A+ secondo la normativa provinciale di certificazione energetica, e quindi automaticamente come casa Arca di livello massimo. Il calcolo dell’efficienza energetica dell’edificio, ai fini della stesura dell’attestato di certificazione energetica, porta ad un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale pari a 4,00 kWh/m2 anno.
"Attualmente - hanno spiegato i progettisti Fabio Ferrario e Mirko Taglietti - ci sono in Italia solo 5 case certificate Passivhaus, e questa è la prima ad energia zero. La struttura è stata concepita per ricevere il maggiore apporto possibile dal sole. La disposizione delle aperture, in particolare delle grandi finestre, garantisce un apporto energetico gratuito considerevole all’abitazione, che viene mantenuto e sfruttato grazie ad un involucro termico estremamente efficiente. Il calore viene distribuito su tutti gli ambienti con un sistema di ventilazione meccanica, assistita da sensori, che minimizza dispersioni e sprechi; la limitata porzione di potenza termica ancora necessaria per raggiungere un adeguato confort è garantita da piaste elettriche radianti posizionate all’interno delle murature e collegate ad un sistema fotovoltaico."
Soddisfatti naturalmente anche i committenti: una famiglia di Brescia che ha deciso di trasferirsi in Trentino, attratta dalla bellezza della valle del Chiese e desiderosa di viverla ancora più pienamente, grazie ad una casa che si sposa perfettamente con l'ambiente e che rappresenta a tutti gli effetti un esempio da seguire; lo sanno anche altre famiglie che vengono a visitarla per prenderla a modello per le loro scelte future.