Impianti di riscaldamento a energia geotermica - La nostra guida

Quando parliamo di geotermia in edilizia facciamo riferimento alla possibilità di trasformare il calore del pianeta Terra in energia, da sfruttare poi nell'abitazione. Dovete sapere infatti che la temperatura del suolo aumenta a poco a poco che si scende dentro la crosta terrestre. L'aumento di temperatura, perlomeno finché ci atteniamo agli strati superficiali, è pressoché costante e la sua variazione è di 3 gradi circa ogni 100 metri di profondità. Questo significa che se scaviamo un buco nella terra profondo 200 metri la temperatura al fondo di questo buco sarà di 6 gradi superiore rispetto quella della sommità. L'altra cosa interessante della geotermia è che questa differenza di calore di 3 gradi ogni 100 metri è costante durante tutto l'anno, indipendentemente che sia inverno o estate.

Cosa significa questo? Con le moderne tecnologie siamo in grado, grazie ad uno scambiatore di calore, di prelevare questa differenza termica e trasformarla in energia che, nel caso delle abitazioni, sarà energia per riscaldare l'abitazione d'inverno ed energia per raffrescare l'abitazione d'estate. Durante l'inverno, infatti, un impianto di riscaldamento a energia geotermica sarà in grado di prelevare la differenza di calore dal sottosuolo e successivamente cederlo all'abitazione; durante l'estate, al contrario, preleverà calore dall'abitazione e lo cederà al sottosuolo, raffrescando così l'abitazione stessa. Il tutto in modo completamente gratuito.

Come funziona un impianto di riscaldamento geotermico? Volendolo spiegare in modo molto semplice, si effettua un a perforazione nel suolo, creando un buco del diametro di pochi centimetri e della profondità di circa un centinaio di metri. All'interno di questo foro si inserisce una sonda, che altro non è che un tubo riempito di liquido. Durante l'inverno questo liquido, scendendo nella profondità della terra si riscalderà, e al ritornare in superficie viene messo a contatto con il liquido refrigerante dell'impianto di riscaldamento di casa, al quale cede il calore ricevuto dal sottosuolo. Nell'estate, al contrario, il liquido contenuto nella sonda, a contatto con il liquido refrigerante dell'impianto di raffrescamento della casa, si riscalderà, calore che cederà a poco a poco che scende nel sottosuolo, e così dicendo.

Certo, come dicevamo, la differenza di temperatura che così si scambia con il sottosuolo, di circa 3 gradi centigradi, da sola non è sufficiente a riscaldare l'abitazione o raffrescarla. È per questo che, il contatto tra il liquido contenuto nella sonda e l'impianto di raffrescamento / riscaldamento è mediato dal liquido refrigerante. Questo, al ricevere quei soli 3 gradi, riscaldandosi o raffreddandosi passerà dallo stato liquido a quello solido: nel passaggio da uno stato all'altro si genera un aumento o diminuzione di pressione e di conseguenza di temperatura. È questa la “magia” che consente a quella piccola differenza di soli 3 gradi centigradi di essere amplificata tanto da giungere a riscaldare l'acqua sanitaria e il riscaldamento a pavimento.

Quali sono i vantaggi dell'energia geotermica? È chiaro a chiunque quale sia il principale vantaggio di questo tipo di impianto: non consuma combustibile di alcun genere. Finora, infatti, non abbiamo mai parlato di combustibile, semplicemente perché non ve ne sono. Questo impianto funziona “da solo” semplicemente sfruttando la differenza di temperatura presente nel sottosuolo terrestre, senza bisogno di combustibili, siano essi rinnovabili o fossili. Nessun costo ma anche nessuna immissione nell'ambiente: la sonda che scende nel sottosuolo è a circuito chiuso e non rilascia alcun liquido nel sottosuolo; il contatto tra liquido refrigerante e liquido che va al sottosuolo è mediato da uno scambiatore di calore e dunque non vi è pericolo di contaminazione alcuna. Insomma si tratta di una forma di riscaldamento / raffrescamento completamente gratuita, sicura e pulita.

Vi è dunque da domandarsi perché gli impianti di riscaldamento a energia geotermica non siano poi molto diffusi. Ebbene, vi sono due fattori che entrano in gioco: il primo è la poca informazione riguardo tali tipi di impianti e il secondo è l'elevato costo iniziale che si aggira sui 30.000 euro.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT
24 novembre 2015

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