Comprare casa per la maggior parte degli italiani è il principale tipo di investimento che si effettua nonché una delle decisioni più importanti. Essendo però una decisione “unica”, ovvero che non si ripete più volte nella vita, è molto facile commettere degli errori. Abbiamo pertanto pensato ad una lista dei 6 errori più comuni quando si compra casa.
Non si fanno bene i conti
Il primo errore comune al comprare casa è quello di sbagliare a fare i conti. Molte volte si pensa che le tasse incidano in forma minima, visto il grande costo di una casa, e invece si deve mettere in conto circa un 10% che se ne andrà tra tasse e onorario di notaio. Questo ovviamente perché parliamo di una prima casa, fosse una seconda casa questo importo sarebbe addirittura maggiore. Allo stesso modo, sempre nel capitolo dei conti sbagliati va tenuto conto che, se si sottoscrive un mutuo, non tutti i soldi che si riceveranno dalla banca verranno effettivamente accreditati in conto corrente: vanno decurtati quelli necessari all'imposta ipotecaria pari a un 2% del mutuo e vanno considerate anche le spese necessarie per l'assicurazione contro lo scoppio e incendi nonché altre eventuali polizze assicurative extra.
Non si considerano le spese extra
Oltre le eventuali polizze assicurative richieste dalle banche e da aggiungere alla voce spese extra mensili o annuali, a seconda della periodicità della rata assicurativa, anche chi acquista senza mutuo ha delle spese extra. Tra queste, in primo luogo, se l'immobile acquistato è un appartamento in condominio uno degli errori più comuni è quello di non calcolare, o sottovalutare l'ammontare delle spese condominiali. Tra le spese extra, andrebbero sempre considerati anche i mobili, che inevitabilmente si comprano quando si acquista una nuova casa. Vuoi perché si deve adattare i mobili vecchi – come potrebbe essere per la cucina – vuoi perché il vecchio arredamento stona nella casa nuova o semplicemente per aggiungere un pizzico di novità, si deve sempre tenere in considerazione che assieme all'acquisto di una nuova casa giunge anche quello di mobili nuovi.
Sottovalutare le variazioni dell'Euribor
Certo il fatto di pagare un tasso bassissimo fa gola e per questo un mutuo a tasso variabile, soprattutto in questo momento, è molto alettante. Però se si dispone di una entrata fissa, come è lo stipendio per esempio, non tenere in conto che nell'arco di pochi anni l'Euribor potrebbe tornare a salire è un grande errore. Va considerato infatti che solo nel 2007, quindi pochi anni fa, l'Euribor era al 4.30%. Quindi va ponderata bene la decisione sullo stipulare un mutuo a tasso fisso, pagando qualcosina in più oggi ma con la garanzia di una rata costante, o uno a tasso variabile.
Indebitarsi troppo
Altro errore comune di chi compra casa è quello di indebitarsi oltre il sostenibile. Quanto è la soglia di indebitamento sostenibile? Secondo Banca d'Italia la rata del mutuo, o la sommatoria di delle rate che si pagano mensilmente per tutti i propri finanziamenti, non si dovrebbe superare il 30% delle entrate. Il fatto di stipulare un mutuo con una rata il cui importo rata rasenta questa soglia del 30% vincola la possibilità di chiedere futuri finanziamenti, ad esempio per comprare la macchina. Questo porta, a poco a poco e senza rendersi contro, a trovarsi “ingolfati” di rate e a non riuscire più a rispettare i propri impegni. Sarebbe bene, dunque, mantenere una rata del mutuo al 20% delle proprie entrate in modo da mantenere sempre un poco di spazio per eventuali finanziamenti al consumo aggiuntivi.
Allungare troppo la scadenza del mutuo
Non si deve però cadere nell'errore opposto di ridurre la rata del mutuo, allungando la durata dello stesso in anni: calcolate che, conti alla mano, oltre i 25 anni il mutuo non diventa conveniente perché l'importo che si andrà a pagare in interessi e spese renderà troppo caro l'acquisto dell'immobile.
Non dare ascolto all'agenzia
L'agente immobiliare, proprio perché a contatto con il mercato ogni giorno, è la persona indicata per consigliare: difficilmente un acquirente saprà se l'immobile è caro o meno, difficilmente potrà prevedere gli sviluppi possibili di un area o comprendere se vi è margine di trattativa sul prezzo o meno. Per queste informazioni, così come per molte altre, l'agente immobiliare è il vero referente del compratore, il quale però molte volte decide di fare di testa propria, terminando con l'assumersi la responsabilità dei proprie errori.