Imu e Tasi 2016: chi dovrà pagarle?

Si avvicina il 16 dicembre 2015, data nella quale si dovranno pagare le imposte sulla casa, nello specifico Tasi e Imu: chi dovrà pagarle? Una delle novità più rilevanti della Legge di Stabilità 2016, è l'esenzione Tasi per l'abitazione principale e la conferma della esenzione Imu. Il 16 dicembre, quindi, milioni di italiani si troveranno a non pagare più la Tasi; milioni ma non tutti: vediamo chi.


Chiariamo per prima cosa che l'esenzione delle imposte sulla casa per il 2016 non vuol dire che il 16 dicembre 2015 non si dovrà pagare nulla: sarà comunque dovuto il saldo delle imposte per l'anno 2015 ma non si dovrà versare la quota di anticipo per il 2016. Lo sgravio fiscale approvato dal Governo, infatti, riguarda solo il prossimo anno.

Va anche specificato che l'esenzione Tasi 2016, così come al momento definita nel disegno di Legge di Stabilità 2016, riguarda unicamente l'abitazione principale, considerando questa come l'alloggio nel quale il proprietario ha il domicilio abituale e la residenza fiscale. Per gli immobili diversi dall'abitazione principale, dunque, è ancora dovuta la Tasi, se il comune ritiene di adottare tale imposta. Anche i box auto sono esenti dal pagamento della Tasi, sempre, però, nel limite massimo di uno e purché questo sia legato da vincolo pertinenziale all'abitazione principale. Il secondo box auto, o il box auto non legato da vincolo pertinenziale, è soggetto a tassazione Imu.

Oltre al proprietario dell'immobile, che possiede residenza fiscale e domicilio abituale nello stesso, anche l'inquilino con residenza nell'abitazione viene esentato dalla quota di imposta Tasi che sarebbe stata a suo carico. Infine anche le persone ricoverate in casa di riposo, purché non abbiano locato l'immobile, o gli addetti alle Forze dell’ordine o della Protezione civile trasferiti per esigenze di servizio godranno dell'esenzione delle imposte sulla abitazione, anche se non la stanno utilizzando per le suddette ragioni.

È, invece, più complessa la situazione di due coniugi, ognuno proprietario di una abitazione e che risiedono ciascuno in una: in questo caso, se le abitazioni sono nel medesimo comune, non è possibile considerarle ognuna abitazione principale e dunque solo una delle due godrà dell'esenzione delle imposte; se invece le abitazioni sono in differenti comuni, è possibile godere dell'esenzione delle imposte a patto di dimostrare che si hanno importanti motivi familiari o di lavoro per non risiedere nella medesima abitazione con il coniuge. In parole povere la residenza separate dei coniugi non deve essere una manovra elusiva per non pagare le tasse, ma deve essere supportata da valide ragioni.

Nel caso, infine, di coniugi in regime di separazione non si guarda chi sia il proprietario dell'immobile ma chi è l'assegnatario dell'immobile: se l'assegnatario dell'immobile utilizza questo come abitazione principale, dunque ha nello stesso la dimora abituale e la residenza legale, a questi spetterà anche l'esenzione delle imposte e dunque non dovrà più pagare imposte sulla casa dal 2016 in poi.

Tra le altre novità rilevanti in tema di tassazione sugli immobili, il fatto che agricoltori diretti e imprenditori agricoli che possiedono o conducono terreni agricoli non dovranno più pagare l'Imu e, allo stesso modo, anche gli imbullonati, ovvero i macchinari fissati al pavimento degli stabilimenti immobiliari, non dovranno pagare l'Imu.

Rimangono tassate le abitazioni signorili (categoria catastale A/1), le ville (categoria catastale A/8) e le dimore storiche (categoria catastale A/9): in questi casi rimangono in vigore le “vecchie”norme in materia di Imu, che ora sarà dello 0,4% con una detrazione di 200€, e di Tasi, qualora prevista. Rimane invece controversa la possibilità di applicare o meno una addizionale Tasi 2016: al momento sembra che solamente quei comuni che nel 2015 abbiano adottato una addizionale Tasi, potranno avvalersi di questo beneficio anche nel 2016. Il testo della Legge di Stabilità 2016, però, presenta dei dubbi su questo punto, dubbi che si spera verranno chiariti in sede di vaglio parlamentare per la conversione definitiva in Legge. 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT
26 ottobre 2015 imu , tasi , imposte

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