Meritano una attenta analisi i dati relativi alla gestione del patrimonio immobiliare Itea resi noti da Carlo Daldoss, assessore alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa, su richiesta del consigliere Claudio Cia.
Le informazioni emerse sono piuttosto allarmanti ed evidenziano come al momento vi siano 1376 inquilini Itea che non pagano l'affitto e che hanno accumulato un debito individuale superiore a 500 euro mentre complessivamente gli inquilini che non possiedono una situazione di pagamento regolare sono ben 1800, per complessivi 2,5 milioni di euro di affitti non riscossi. Questi dati parlano di una crisi molto profonda, che tocca particolarmente le famiglie più bisognose, le quali non riescono a far fronte al regolare pagamento dell'affitto di casa.
A generare la situazione attuale, oltre alla crisi economica, la politica di adeguamento progressivo dei canoni di locazione Itea, che l'azienda ha intrapreso a far data dalla trasformazione in Spa, avvenuta nel 2005, e che particolarmente negli ultimi anni ha portato ad importanti aumenti dei canoni di locazione pagati dagli inquilini, come abbiamo anche recentemente avuto occasione di commentare. È vero, infatti, che il canone di locazione minimo di un appartamento Itea è di 40€ al mese, ma si deve rilevare come molti inquilini paghino canoni ben superiori, a volte quasi in linea con i normali valori di mercato. Alcune persone, segnala Silvano Largher, rappresentante degli inquilini Itea, nell'arco di pochi anni si sono trovati a dover pagare un canone di locazione raddoppiato, che sommato alla perdita di molti posti di lavoro ha portato alle morosità.
Al momento l'azienda ha deciso di prendere tempo, offrendo agli inquilini morosi la possibilità di rateizzare il loro debito, sostanzialmente sperando in una futura ripresa del mercato del lavoro, che permetta di rimettere in pari la situazione. A conferma, gli appena 14 sfratti del 2014 e la ventina del 2013, numeri che si allargano a 357 se si osserva un orizzonte più ampio a 5 anni. Del resto, una gran fetta del patrimonio immobiliare di Itea ad oggi è sfitta: con circa 1.223 alloggi non locati, molti dei quali però hanno bisogno di interventi di manutenzione, iniziare una dura politica di sfratti verso gli inquilini morosi porterebbe ad aumentare il numero degli alloggi sfitti, senza però apportare vantaggi alle famiglie attualmente in attesa di un alloggio Itea, e al contempo aggravando la situazione di quelle famiglie che già vivono in situazioni precarie.
Infine, nel corso del proprio intervento, Carlo Daldoss ha anche chiarito come, al momento, 29 alloggi Itea sono stati messi a disposizione della Provincia per l’emergenza profughi, la quale corrisponde ad Itea un canone di locazione medio mensile di 142€.