Quanto si risparmia con una caldaia a condensazione?

A far data dal passato 26 settembre 2015, in tutti i paesi dell'Unione Europea è stata bandita la produzione di caldaie che non siano a condensazione, ovvero che non possiedano uno specifica tecnologia che consente il riciclo dei gas di scarico della caldaia, in modo da estrarre da questi ulteriore calore e dunque aumentare l'efficienza dell'apparecchio. Il divieto, si precisa, riguarda la produzione e non la commercializzazione, che rimane ancora possibile fino a terminare le giacenze di magazzino. E poiché, dunque, è ancora possibile sia acquistare una caldaia tradizionale, che una caldaia a condensazione, è normale domandarsi quanto si risparmia con una caldaia a condensazione.


Ebbene, la prima cosa che deve sapere chi decide di informarsi sulla possibilità di cambiare la caldaia è che recentemente i produttori di caldaie, in modo analogo a quanto avviene per gli elettrodomestici, sono stati obbligati a dichiarare i consumi della singola caldaia, che vengono espressi per mezzo di una scala discendente che va da A a G per quanto riguarda la produzione di acqua calda sanitaria e da A++ a G per il riscaldamento. Questo renderà più semplice comparare tra loro prodotti di differenti marche e comprendere, dunque, quale caldaia comprare. Tuttavia questo non risponde ancora alla nostra domanda.

Ebbene, per comprendere se vale la pena o meno cambiare la caldaia, facciamo riferimento ai dati comunicati dell’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano al quotidiano Sole24Ore, il quale ha valutato due scenari: quello di una casa indipendente di circa 100 metri quadri e quello di un appartamento in condominio di circa 60 metri quadrati con una sola parete esposta verso l'esterno.

Lo studio ha dimostrato che i risparmi medi conseguibili per mezzo di una moderna caldaia a condensazione, il cui costo installazione compresa è di circa 2.500€, si aggirano sul 20% annuo. Questo significa che, sfruttando la detrazione fiscale al 50% per le ristrutturazioni immobiliari, nell'arco di 4/5 anni si rientrerà dell'investimento. Il risparmio è dunque molto interessante, visto che la durata media di una caldaia è di circa 15/20 anni. Non vale altrettanto, però, per l'appartamento da 60 mq: in questo caso lo studio ha dimostrato che è preferibile mantenere la caldaia attuale, finché dura.

Non cambia molto la prospettiva se, anziché usare la detrazione al 50%, si preferisce utilizzare il maxi-sconto del 65% offerto dall’eco-bonus: in questo caso, infatti, benché il risparmio energetico sia del 30% circa, i costi che si sostengono per acquistare la caldaia e installarla sono superiori, poiché per beneficiare dell'eco-bonus si devono installare alcune valvole termostatiche, verificare e mettere a punto il sistema di distribuzione e inoltre la caldaia deve garantire determinati valori tabellati.

Tornando dunque alla nostra domanda iniziale, possiamo rispondere che con una caldaia a condensazione si può risparmiare dal 20% a oltre il 30%, rispetto ad una normale caldaia, a seconda della tipologia di prodotto e di impianto che si installa. Tuttavia mentre il risparmio è sempre garantito, quello che varia è il ritorno dell'investimento che nel caso di una abitazione di circa 100mq si aggira in 4/5 anni, mentre per un appartamento di 60 mq diventa quasi pari alla attesa di vita della caldaia. 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT
2 ottobre 2015 risparmio energetico , risparmio

Commenta

Ti piace questo articolo?
Fallo sapere ai tuoi amici!