Ci attende un’estate particolarmente “calda” per quanto riguarda la normativa sull'APE (Attestato di Prestazione Energetica). Sono infatti in arrivo importanti aggiornamenti con l’obiettivo di rendere più uniforme e coordinata la sua applicazione sull’intero territorio nazionale.
Un altro obiettivo della “nuova ape” è definire più chiaramente i consumi energetici, permettendo così ai comuni cittadini di comprendere meglio il consumo totale di energia e la quantità di energia rinnovabile realmente sfruttata.
Le nuove linee guida, che entreranno in vigore dal 1 luglio 2015, dovranno ridefinire ed integrare le precedenti emanate con il DM 26 giugno 2009.
Sulla bozza che è stata aggiornata il 27 maggio si legge che il certificato diventerà nazionale: saranno quindi omogeneizzate le metodologie per il calcolo della classe energetica ad oggi estremamente varia a causa dell’autonomia regionale, cui abbiamo assistito in fase di recepimento della direttiva 2002/91/ce; le Regioni avranno ora due anni di tempo per adeguarsi.
L’APE dovrà contenere alcune proposte per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, differenziando le ristrutturazioni importanti dagli interventi di riqualificazione energetica. Dovranno inoltre esservi riportate le informazioni utili in materia di incentivi finanziari.
All’interno del decreto troveremo anche una prima definizione tecnica di “edificio a energia quasi zero”, saranno inoltre previsti requisiti minimi più severi nuove trasmittanze per strutture opache e trasparenti) rispetto agli attuali. Tali requisiti, aggiornati almeno ogni 5 anni, prevedono che dal 1 gennaio 2021 tutti gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni importanti dovranno essere ad energia quasi zero.
Il certificatore energetico
L’APE continuerà a dover essere redatto da un certificatore energetico abilitato ai sensi del Regolamento 75/2013. Il certificatore sarà però tenuto ad effettuare almeno un sopralluogo .
Il SIAPE
Il SIAPE è una sorta di catasto di APE in cui tutte le regioni (incluse quelle autonome come la nostra) dovranno inserire i dati energetici relativi agli edifici del proprio territorio. È prevista una successiva integrazione anche con il catasto degli edifici.
L’Indice di prestazione globale
Le classi di efficienza energetica non dipenderanno più dal fattore di forma dell’edificio, ma dall’indice di prestazione globale dell’edificio di riferimento, ciascun edificio avrà quindi una propria scala.
L’indice di prestazione verrà sempre espresso in kwh/m2 di superficie.
Dieci classi
Le classi energetiche passano da sette a dieci: dalla A4 (immobili con la resa energetica migliore) alla G.
Gli annunci immobiliari
Il decreto conterrà uno schema di annuncio di vendita e locazione che uniformerà le informazioni sulla qualità energetica degli immobili. Per consentire anche ai “non tecnici” la fruibilità delle informazioni verranno persino utilizzati emoticon.