Appartamenti e case a Trento: prezzi in leggero calo per l'usato, bene il centro

Puntuali e come da tradizione sono arrivati i dati (relativi al secondo semestre del 2011) dell’Agenzia del Territorio che hanno evidenziato, qualora ce ne fosse ancora la necessità, una situazione di stallo del mercato immobiliare regionale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’analisi come sempre dettagliata, mette in evidenza un blocco dei prezzi pressoché diffuso ma assolutamente non preoccupante. La F.I.A.I.P. - Confedilizia chiarisce infatti che il mattone resta il bene rifugio dei trentini.

Piuttosto che un leggero calo dei prezzi che può solo fare bene al mercato, quello che dovrebbe allarmare, anche secondo il Sig. Michele Zaniboni della FIAIP, è la dilatazione dei tempi di vendita: ora per vendere si deve attendere tra i 6 e i 9 mesi, mentre in passato ne bastavano tra i 3 e i 6.

Scopri i valori medi minimi e massimi delle zone di Trento e dei principali centri urbani trentini.


Usato e zone periferiche soffrono la crisi, il centro invece sta benissimo. Ora a certificarlo arrivano anche i dati dell’Agenzia del territorio che, nel secondo semestre 2011, evidenziano una situazione di stallo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma che, sul 2007 anno boom dei prezzi delle case trentine, quando si erano registrati anche incrementi anno su anno del 50%, vede cali importanti, in alcuni casi anche del 10-15%. Ma sul fronte degli agenti immobiliari, nonostante la scure dell’IMU che sembra bloccare alcune decisioni di investimento, non manca la voglia di cercare un lato positivo nella situazione attuale. La FIAIP-Confedilizia chiarisce, ad esempio, che «il mattone resta il bene rifugio dei trentini». Il congelamento dei prezzi da un anno all’altro viene certificato dai dati dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia del territorio.

La città di Trento è praticamente ferma sui prezzi di un anno prima, con il centro che, nella zona che va da Piazza Venezia fino a parte della Bolghera vede prezzi che vanno da un minimo di 3.000 a 4.400 euro per le abitazioni in normale/ottimo stato e anche per le ville e i villini (valori identici a quelli del secondo semestre 2010). Per quanto riguarda il centro storico vero e proprio, i valori sono tra i 3.400 e i 5.000 euro al metro quadro, in aumento addirittura sui valori del secondo semestre del 2010 (oltre il 10% in più per i valori minimi e massimi che erano tra i 3.000 e i 4.500 euro al metro) ma anche sul 2007 (+10%). Per la Clarina, S. Pio X e S. Barolomeo, i valori massimi restano quelli del 2007 (attorno a 3.600 euro).

Meno dinamiche sono le zone esterne alla città. Se si considerano i quartieri fuori città, che negli ultimi anni avevano avuto performance importanti, si nota come i prezzi siano o fermi da cinque anni (Baselga del Bondone, Vigolo Baselga tra 2.000 e 2.300 euro per le abitazioni in ottimo stato come nel 2007) o addirittura in forte calo: Cadine e Sopramonte, ad esempio, che avevano nel 2007 valori minimi di 2.100 a 3.100 euro sono passati a fine 2011 a quota 1.800-2.600 con un calo di circa il 15% sui valori minimi e massimi. Martignano e Povo restano anch’essi fermi sui 3.500 euro al metro per il valore massimo (come nel 2010), mentre calano anche i valori massimi di Mattarello, Ravina, Belvedere, Vela, Romagnano scesi di circa il 3% dai 3.300 euro del 2007 ai 3.200 di fine 2011 (prezzi congelati sul 2007). Nel resto della provincia, tra le zone che hanno visti cali da un anno all’altro, va segnalato Borgo Valsugana che, per l’Agenzia del Territorio, ha visto calare i prezzi minimi da 1.400 a 1.300 euro al metro quadrato (-7%), mentre tengono i massimi (+4% circa). A Pergine prezzi congelati sia nei minimi (1.700 euro al metro) sia nei massimi (2.600 euro al metro), come, più in là verso il Veneto, a Telve di Sotto (1.400-1.600 euro al metro quadro), ad Ala (1.600-2.300).

In realtà, se queste sono le medie, molto dipende dalle zone e dal fatto che si tratti di usato. «In questi casi, prendiamo ad esempio una zona semicentrale di Trento - spiega Michele Zaniboni della F.I.A.I.P. - il calo è stato attorno al 10-15% rispetto ai massimi del 2007». Ciò che è indubbio è che ora per vendere si deve attendere tra i 6 e i 9 mesi, mentre in passato ne bastavano tra i 3 e i 6.

Per quanto riguarda il nuovo, invece, spiega ad esempio Enrico Garbari dell’omonima azienda «i prezzi sono in tenuta».

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
2 maggio 2012 F.I.A.I.P. , trento , quotazioni casa , michele zaniboni , enrico garbari , baselga , sopramonte , cadine , martignano , povo , ala , vela , ravina , mattarello , romagnano , pergine , telve di sotto

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