Vertici ITEA a Pergine, in via Spolverine

A Pergine Itea spa c'è e s'è vista. In delegazione, ai palazzoni di via Spolverine col presidente Aida Ruffini , il consigliere Fabio Margoni , l'ingegnere Giulio Giacomelli e il geometra di zona Maurizio Tamanini.

 Ad attenderli una lista di richieste lunga come le Tavole di Mosè portata dall'altra delegazione, quella degli inquilini, convenuti al portico 5. E chi se la fa scappare l'occasione di vuotare il vaso di Pandora una volta tanto che, invece del solito call center di Itea attivo 24 ore, a rispondere ci sono le persone vere? Quelle che possono, che sanno e che decidono.

Vediamo di seguito cosa è accaduto ieri a Pergine.


I tecnici scartabellano un tabulato fatto di tre anni con tutte le chiamate venute da via Spolverine. Una goccia nel mare dei 10 mila appartamenti da seguire.

Un complesso fatto di mille appartamenti che il geometra Tamanini coadiuvato da altri tecnici visita due volte la settimana nella zona di sua competenza che va dall'Alta alla Bassa Valsugana, Primiero compreso.

Cinzia Oss , che parla a nome di tutti i condomini incomincia con gli infissi vecchi di trent'anni che fanno passare gli spifferi, la muffa che non se ne vuole andare, gli scarichi intasati, le crepe dentro e fuori, gli impianti elettrici e idraulici che non sono più sicuri, l'impianto di riscaldamento e le piante troppo a ridosso dei casoni.

Aida Ruffini spiega alle persone che le stanno di fronte, la crisi che penalizza anche Itea. Della priorità sugli interventi di ristrutturazione imprescindibili dalla vetustà degli immobili, dallo stato di conservazione e dalla gravità delle lesioni. Racconta dei piani di programmazione dei lavori. Poi inframezzando il discorso con qualche parola in dialetto valsuganotto le distanze si accorciano e la conversazione diventa d'un tratto ascolto e annotazione sui fogli nel blocco notes che l'ingegnere Giulio Giacomelli divide a settori con la penna a sfera.

«Gli infissi - si spende Ruffini - non quest'anno ma nel piano dal 2014 al 2016 saranno sostituiti a lotti». Il costo totale incominciando dal condominio 5, interamente Itea, sarà di 80 mila euro. Per il resto, ai signori condomini di via Spolverine si richiedono informazioni più circostanziate con nomi e numeri di telefono delle situazioni critiche. I sopralluoghi si faranno.

Sareste venuti lo stesso se queste persone non si fossero rivolte al giornale per rendere pubbliche le loro proteste, chiediamo alla presidente Ruffini: «No - risponde sincera - è impossibile pensare di ascoltare tutti. Per questo abbiamo il nostro call center che raccoglie le chiamate e le smista. Quelle più urgenti sono esaurite nel giro di un'ora di giorno, di tre ore se arrivano la notte».

L'ideale, lo fa presente Ruffini con molta delicatezza, sarebbe il mutuo aiuto. Fare da soli dove si può, perché Itea non può pensare a tutto. Quello di cui queste persone avevano bisogno era tanto complicato quanto semplice: essere ascoltati. I call center fanno venire i nervi sempre, figurarsi quando li interpella, magari un anziano, per un ascensore fermo o la luce del giroscale che s'intoppa. Umanizzare i bisogni è un atto di civiltà, di condivisione. Poi tutto, forse, sembra meno complicato. 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
25 giugno 2013 aida ruffini , pergine , edilizia abitativa agevolata , alloggi ITEA

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