Nel 2012 ne hanno beneficiato 6.017 famiglie: si tratta degli aiuti per abbattere il costo delle bollette energetiche; sono destinati ai nuclei numerosi, che contano almeno tre figli. Questo particolare contributo è stato confermato, e potenziato, anche per il 2013: 25 euro in più per gli aventi diritto.
Nel computo dei figli, è bene specificarlo, entra anche il concepito, e per accedere a questa agevolazione è necessario essere residenti in Trentino da almeno tre anni.
La conferma della misura è stata votata ieri in giunta provinciale ed è contenuta in una delibera dell'assessore Ugo Rossi. Sono stati poi approvati anche i criteri e le modalità per accedere all'agevolazione.
L'ammontare del contributo è determinato dalla condizione economica e patrimoniale della famiglia e dai carichi familiari. Il contributo massimo è attribuito alle famiglie con un valore Icef pari o inferiore a 0,03 e si quantifica in 225 euro all'anno per i nuclei con tre figli, 375 euro per quattro, 445 euro per cinque e più. All'estremo opposto, al minimo contributo, si collocano le famiglie con valore Icef di 0,3529: queste percepiranno 125 euro all'anno per tre figli, 200 per quattro, 235 per cinque e più.
Lo scorso anno, come detto sopra, a chiedere il contributo sono state 6.017 famiglie numerose (quasi la totalità dei casi stimati nella fase di valutazione preventiva), per una spesa complessiva di 1 milione 65 mila e 655 euro. I nuclei familiari che hanno presentato domanda hanno mediamente 3 figli. Nel dettaglio: per 4.862 si contano tre figli, 250 quelli che arrivano a 5 o più.
La giunta non si è limitata a pianificare il 2013 e, infatti, ha posto anche un correttivo per quanto avvenuto nel 2012. In particolare, ha previsto un'estensione del contributo a favore delle domande presentate lo scorso anno, anche se già liquidate, per le quali non sia stato possibile correggere errori o integrare omissioni, riferiti a requisiti sussistenti all'atto di presentazione della domanda e decorsi trenta giorni dalla presentazione stessa. Per evitare il ripetersi di tale problema, sulle domande che perverranno nel corso di quest'anno il vincolo è stato eliminato.
La domanda viene presentata all'Agenzia provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa anche avvalendosi, per la presentazione telematica, del supporto degli sportelli di informazione e assistenza al pubblico della Provincia, dei soggetti accreditati con la Provincia per la compilazione, aggiornamento e trasmissione delle dichiarazioni Icef e dei patronati.
La domanda è presentata all'Agenzia secondo le modalità stabilite dalla disciplina della «domanda unica». Il richiedente può spontaneamente rettificare eventuali errori od omissioni, l'eventuale maggiore importo spettante è riconosciuto solo se la richiesta di modifica è presentata nel rispetto dei termini stabiliti dalla disciplina della «domanda unica».
La concessione dell'intervento avviene sulla base dell'importo calcolato e trasmesso all'agenzia dal sistema informativo Icef, senza necessità di acquisire preventivamente la domanda cartacea e nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione in via telematica.
La domanda deve essere presentata nel periodo che va da luglio a dicembre con riferimento a redditi e patrimonio dell'anno precedente. A concedere l'erogazione è l'agenzia, che è tenuta a provvedere entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda telematica. Con riferimento all'erogazione dell'intervento, che avverrà in un'unica soluzione, il termine è sospeso dal 15 dicembre al 15 gennaio.