In attesa della variante generale al piano regolatore generale che verrà presentata nel prossimo luglio, il sindaco di Pinzolo William Bonomi intenderbbe procedere con una variante puntuale al fine di ridurre l'area residenziale nella cosiddetta "zona Panorama" a Madonna di Campiglio.
Il relativo atto di indirizzo è stato approvato nei giorni scorsi. Esso prevede anche lo stralcio della previsone per l'edilizia abitativa pubblica su quattro aree soggette a vincolo ormai scaduto e la proroga dei termini di efficacia dei piani attuativi non ancora approvati.
Di seguito maggiori chiarimenti e alcune dichiarazioni del Sindaco di Pinzolo William Bonomi.
La motivazione contenuta nell'atto di indirizzo è la seguente: «Recentemente sono emerse alcune criticità nella gestione del Piano regolatore generale che necessitano di risposte immediate, che non possono attendere i tempi necessari all'approvazione della variante generale».
La prima modifica riguarda il piano attuativo n.16 di Madonna di Campiglio, in zona Panorama, con una riduzione dell'area residenziale. «Nel 2010, con la variante al Prg di Mancina del 2003» spiega il sindaco Bonomi «avevamo trasformato un'area a bosco di proprietà del Comune in area per l'edilizia privata, per la prima casa, con la previsione di 3.600 metri quadri edificabili. Fatte fare le verifiche da un tecnico, è pero risultato che il lotto, per ragioni di accesso e per la morfologia del terreno, non è tutto edificabile. In realtà lo si può sfruttare a fini residenziali per una superficie di circa 2.800 metri quadri. Da qui la necessità di rivedere il piano e poi di vendere l'area attraverso un'asta pubblica riservata a cooperative i cui soci abbiano i requisiti per acquistare la prima casa. Se ne potranno ricavare otto alloggi, realisticamente».
L'atto di indirizzo individua altre due modifiche: lo stralcio della previsione per l'edilizia abitativa pubblica su quattro aree su cui vigeva il vincolo per l'edilizia abitativa, vincolo ormai caduto stante il non interesse da parte dell'amministrazione alla reiterazione dello stesso; e, seconda decisione, la proroga del termine di efficacia dei piani attuativi non ancora approvati. «La proroga dei piani attuativi non realizzati» dice Bonomi «si rende necessaria perché sono passati dieci anni dalla loro approvazione. Scaduto il vincolo decennale, si è quindi deciso di prorogarli, in attesa di entrare nel merito con la variante generale al Prg, che è mia intenzione presentare al consiglio nel prossimo mese di luglio».
E lo stralcio dell'area ad edilizia pubblica? Di cosa si tratta? «Sono quattro lotti adiacenti, a Pinzolo, nella zona verso la Pineta, che interessa tre famiglie. Dopo dieci anni, o rinnoviamo il vincolo per l'edilizia pubblica, o lo cancelliamo. Abbiamo deciso per la sua cancellazione. Anche in considerazione del fatto che, dopo il Prg del 2003, è entrata in vigore la «Gilmozzi» (la legge sulle seconde case) e quei lotti, anche senza vincolo pubblico, sono terreni edificabili soggetti alla legge Gilmozzi.
Possono costruire, come chiedono, per sé, o per dare gli immobili in affitto a determinate categorie, com'è il caso di un insegnante che viene a lavorare a Pinzolo. Del resto, se confermiamo il vincolo, corriamo il rischio di dover indennizzare i proprietari; né, per disposizione di legge, il Comune potrebbe procedere con l'esproprio, cosa che non avrebbe senso, oggi»