Il DL 201/2011 ha permesso dal 2012 la detrazione del 36% dei costi sostenuti per lavori di ristrutturazione e poi, il DL 83/2012, ha elevato al 50% la possibilità di detrazione e stabilito una soglia limite spesa di 96.000 euro per lavori sostenuti tra 26 giugno 2012 e 30 giugno 2013.
Venerdì scorso il Governo Letta ha posticipato la scadenza del 30 giugno 2013, spostandola al 31 dicembre 2013 per i privati, mentre per i condomini la data massima è quella del 30 giugno 2014.
Le categorie di beneficiari restano invariate e con esse sono state confermate anche le tipologie di intervento che possono essere detratte e la procedura da seguireper fare domanda di detrazione.
Proroga fino al 31 dicembre della detrazione fiscale al 50% per le spese di ristrutturazione. Viene confermata anche la soglia limite per la spesa a 96mila euro e la rispettiva distribuzione in dieci rate annuali.
La vera innovazione contenuta nel Decreto legge di venerdì scorso è il cosiddetto bonus mobili.
Con la nuova normativa saranno detraibili (con tetto massimo di 10mila euro) anche i costi dei mobili destinati all’immobile che verrà ristrutturato.
La detrazione è fruibile per chiunque abbia iniziato i lavori di ristrutturazione dal 26 giugno 2012 in poi, giorno dell’entrata in vigore del decreto legge che ha aumentato dal 36% al 50% la percentuale detraibile nel caso di ristrutturazione (DL 83/2012 ). Anche il termine per il bonus dell’arredamento, come per le altre detrazioni, è il 31 dicembre 2013 e la suddivisione della quota sarà in dieci rate annuali tutte dello stesso importo. Per ottenere la detrazione i pagamenti devono essere effettuatati con bonifico (anche in questo caso come per le altre detrazioni) e la documentazione va conservata.
Inizialmente, indiscrezioni (vedi nostro articolo) parlavano di arredi fissi, con riferimento a mobili realizzati su misura, ma il reale testo del decreto ora emanato parla, senza restrizioni e specificazioni, semplicemente di mobili destinati all’arredo dell’immobile che viene ristrutturato.
FederLegnoArredo, che si esprime tramite il suo presidente Roberto Snaidero, parla di un traguardo storico, senza precedenti: in passato mai è stato promulgato un bonus per l’intero arredo, privo di vincoli e limitazioni, di norma esso si limitava a talune specifiche categorie.
Secondo il Centro Studi di FederLegnoArredo queste ulteriori detrazione potrebbero portare a un recupero di circa 1.800.000.000 euro di spesa al consumo nell’anno corrente. Ciò implicherebbe che il consumo italiano per ciò che riguarda il mondo dell’arredamento nella sua interezza, non dovrebbe subire forti cali rispetto all’anno precedente, smentendo così la previsione di un – 10.2%.
Anzi, vedendo positivamente le cose, il settore produttivo dell’arredo italiano, durante quest’anno, potrebbe ambire a riguadagnare 2.9 punti percentuali sul fatturato dell’anno scorso
Questa risalita non va minimizzata perché teoricamente permetterebbe di mantenere ben 8000 posti di lavoro e salvaguardare 1800 imprese di piccole dimensioni.