Dalla Provincia sono in arrivo 5 milioni e 72 mila euro per cercare di rimettere in moto il settore immobiliare, ora completamente a terra.
L'edilizia sente davvero il bisogno di qualche aiuto dal pubblico, così si è pensato a un piano casa capace di fare da volano all'economia. Le giudicarie "si sono aggiudicate" 2,2 milioni per le ristrutturazioni del patrimonio immobiliare già esistente e 2,8 milioni per gli acquisti.
Il Trentino Corriere delle Alpi ha intervistato Piergiorgio Ferrari, vice presidente e assessore della comunità di valle delle Giudicarie, che nel complesso pare soddisfatto della misura.
Piergiorgio Ferrari, vice presidente e assessore della comunità di valle delle Giudicarie, sostiene che i soldi per ora non sono così tanti, ma la Provincia si dice disponibile a stanziare altre risorse. Con i fondi già messi a disposizione si pensa di far partire 50/60 progetti: sia per il patrimonio esistente che per acquisti e nuove costruzioni; un ver "toccasana" per la valle!
La crisi ediliza anche nelle Giudicarie si è fatta sentire: cantieri e agenzie sono fermi.
"Certo -dice Ferrari- quei capitali sono destinati a chi ha già qualche capitale da investire. Le banche oggi hanno i cordoni molto stretti e si rischierebbe, come già accaduto in passato, di dare contributi a chi poi non riesce a portare a termine il progetto".
Nello specifico, sul piatto sono stati messi 2.249.000 euro per il patrimonio esistente e ben 2.824.000 euro per acquisti e nuove case; per un totale di ben 5 milioni e 72 mila euro, cifra che pare sufficiente a consentire avvio numerosi cantieri e dare uno "scossone" all'economia locale.
"Lavoro sicuro entro l'anno - prosegue Ferrari - sia per imprese che per piccoli artigiani, con le domande che potranno essere inoltrate nei nostri uffici già a partire da domani. I termini saranno spiegati nel dettaglio il 5 giugno, presso la sede del Comune di Tione. Presenti gli assessori provinciali Gilmozzi e Rossi, insiema ai dirigenti Raffaele De Col e Marina Gasparetti. Ma già da ora, seppur solo in linea di massima, si possono anticipare i termini dell'intervento.
La legge di riferimento è la n. del 15 maggio 2013. Per le abitazioni principali verranno finanziati risanamenti, ristrutturazioni e lavori di miglioria a livello energetico. La spesa minima è 10 mila euro e il tetto massimo è di 100 mila euro.
Il contributo è pari al 45/50% e può arrivare fino al 60% per immobili nei centri storici. Il requisito per la presentazione della domanda è calcolato in base all'IMU 2012 che non deve superare i 1200 euro. Fatto rilevante che anche i condomini saranno inclusi in graduatoria.
Le richieste vanno presentate tra 3 giungno al31 luglio 2013 e i progetti entro 120 giorni dall'acccoglimento della domanda.
Parzialmente differenti le norme per nuove costruzioni e acquisto di immobili esistenti. In questo caso i contributi sono divisi in 3 fasce: 50 - 70 e 100 mila euro spalmabili in 10 annualità, a fondo perduto. I richiedenti non devono possedere altre abitazioni con rendita catastale maggiore di 350 euro.
La residenza deve essere fissata in provincia da almeno 2 anni. Il coefficiente Icef deve essere compreso fra 0,13 e 0,45. Domande presentate tra 1 e 31 luglio 2013.