La crisi nera in cui è sprofondata l’edilizia trentina spinge la Provincia all’intervento. Come?
Il presidente Alberto Pacher punta forte, fino a 50 milioni di euro, sulla riproposizione del fondo per le ristrutturazioni che tanto successo ebbe nel 2009. Contributi ai privati, dunque, per finanziare interventi di ristrutturazione e di miglioramento energetico degli edifici esistenti. Resta esclusa, invece, la costruzione di nuovi edifici. Secondo i calcoli della Provincia, i 70 milioni di euro messi a disposizione dei trentini nel 2009 mobilitarono risorse, destinate ai lavori, per 220 milioni.
Verrà anche aggiornato il piano straordinario degli edifici scolastici.
Dopo tre anni siamo punto e a capo. Il settore dell’edilizia in Trentino è sempre in crisi nera, le imprese di costruzioni continuano a chiudere una dopo l’altra e la Provincia di Trento per questo sta studiando di replicare l’intervento straordinario con cui nel 2009 stanziò 70 milioni di euro di contributi a privati per le ristrutturazioni edilizie.
La cifra, questa volta, non è stata ancora definita, perché si sta cercando nel bilancio dove è possibile recuperare le risorse, ma ieri il presidente della Provincia, Alberto Pacher, ha annunciato che si tratterà di: «Alcune decine di milioni di euro». È possibile che si arrivi a 50 milioni di euro (anche se l’intervento potrebbe essere fatto a tranche) che l’ente pubblico distribuirà ai privati, così come fece nel 2009, quando la crisi economica cominciò a farsi sentire, con l’obiettivo principale di dare lavoro al settore dell’edilizia oltre che favorire interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico degli edifici privati esistenti. Il sostegno pubblico, infatti, non riguarderà nuove costruzioni. La novità è stata anticipata, ma per ora solo a grandi linee, dal presidente Pacher ieri mattina durante la conferenza stampa che segue la settimanale riunione della giunta provinciale.
Il presidente e assessore ai lavori pubblici stava parlando del quarto aggiornamento del Piano di investimenti per le ristrutturazioni e costruzioni di edifici pubblici, che per quest’anno impegnerà 5,5 milioni di euro in appalti (vedi sotto) quando ha deciso di anticipare che: «A fine febbraio o inizi di marzo in occasione della convocazione di quelli che abbiamo chiamato gli stati generali dell’edilizia, presenteremo un pacchetto di iniziative per il settore tra cui anche un nuovo intervento per il sostegno della domanda privata».
Il presidente Pacher ha ricordato che: «I circa 70 milioni che furono assegnati ai privati nel 2009 per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici hanno prodotto una mobilitazione di lavori per 220 milioni di euro».
Oltre a questo intervento e ai nuovi lavori di risanamento sugli edifici pubblici, deliberati ieri, la prossima settimana la giunta provinciale aggiornerà anche il piano straordinario da 380 milioni per la costruzione e ristrutturazione degli edifici scolastici. Anche in questo caso, l’obiettivo è accelerare il più possibile le gare per appaltare i lavori per i quali già pronti i progetti.
L’assessore Pacher ha anche annunciato che la giunta vuole presentare una modifica normativa per risolvere i problemi legati alla disciplina su terre e rocce da scavo.
Nel 2009 la giunta provinciale aveva deciso un primo stanziamento di 30 milioni di euro per i contributi ai privati decisi a ristrutturare la prima casa, senza porre limiti di reddito per averne diritto. Questo comportò un assalto di oltre 3.400 domande che furono presentate in poche ore a Cassa del Tren-ino spa. Proprio per riuscire a rispondere a tutte le domande, la giunta provinciale decise di più che raddoppiare lo stanziamento iniziale arrivando a 70 milioni. Rimasero fuori solo un centinaio di domande.
Ora si dovrà capire quali criteri saranno fissati per l’assegnazione dei nuovi contributi.