Un miglioramento in termine di efficienza, efficacia ed economicità. Ecco come la Provincia autonoma di Trento difende le proprie scelte in tema di "sistema tavolare", scelte che non hanno in alcun modo leso ma anzi valorizzato le caratteristiche dell’impianto e della tenuta del Libro fondiario. Questa in sintesi la replica dell'amministrazione provinciale ad alcune prese di posizione, critiche nei confronti del servizio, apparse sulla stampa locale. Al di là degli aspetti storici, la delega alle Province della competenza amministrativa da parte della Regione in materia di Libro fondiario non ha comportato modifiche di alcun tipo nell’impianto e nella tenuta del Libro, ma solo cambiamenti di carattere tecnologico e organizzativo nell’impiego delle risorse professionali a disposizione, nell'interesse ultimo dei cittadini e dei professionisti.
Va ricordato che l’articolo 18 dello Statuto di Autonomia recita: “La Regione esercita normalmente le funzioni amministrative delegandole alle Province, ai comuni e ad altri enti locali o valendosi dei loro uffici”. Si comprende quindi facilmente che in ciò il presidente Lorenzo Dellai ha adempiuto solamente a quanto era da tempo previsto, ma non ancora attuato.
Rispetto alle critiche sollevate si sottolinea che è stata mantenuta la presenza sul territorio dei 12 uffici che dipendono ora dal servizio Libro fondiario. Rispetto alla struttura precedente è stata eliminata solamente la figura intermedia dell’ispettore, concentrando i relativi compiti nella persona del dirigente di servizio. In Alto Adige, è stato mantenuto l’ispettore del Libro fondiario, che assieme all’ispettore del Catasto dipende da un dirigente preposto all’organizzazione dei due uffici.
Peraltro la concentrazione in un'unica figura del ruolo strettamente dirigenziale con quello ispettivo ha prodotto un miglioramento in termine di efficienza, efficacia ed economicità, senza ledere in alcun modo le caratteristiche proprie del sistema tavolare che era e rimane un procedimento giurisdizionale e certamente non amministrativo.
Dal passaggio delle competenze alle Province ad oggi la Provincia autonoma di Trento ha migliorato il sistema investendo sull’innovazione informatica, che ha portato il Tavolare sulla scrivania dei professionisti, rendendolo accessibile a tutti attraverso il portale openkat, dando risposta alle richieste da parte dei cittadini con la modernizzazione della banca dati, investendo in programmi tecnologici per velocizzare la consultazione e la qualità dei dati sia per l’operatore tavolare che per l’utenza esterna.Solo una lettura superficiale può negare l’importanza di queste innovazioni e considerarle addirittura una lesione ai principi fondanti del sistema tavolare quali il libero accesso ai dati immobiliari.
Spiace che proprio il direttore di un Ufficio tavolare non abbia colto l’importanza delle innovazioni introdotte negli ultimi anni in risposta alle molteplici sollecitazioni provenienti dalla società civile, rimanendo ancorato ad una visione statica e nostalgica del Libro Fondiario. Compito primario in capo ai direttori dei 12 uffici era e rimane sempre l’organizzazione ottimale dell’ufficio al fine di dare risposte certe, immediate e professionali ai cittadini e ai professionisti.
Le recenti vicissitudini delle sedi distaccate di Tribunali non hanno intaccato la volontà della Provincia di rispettare il principio cardine del sistema tavolare, ossia il principio di legalità che esige la firma del decreto tavolare da parte di un giudice designato dal presidente del Tribunale. Infatti, la Provincia ha adattato la propria organizzazione in modo tale da assicurare al giudice l’esercizio del suo potere di controllo di tutte le istanze tavolari, senza che ciò comporti un allungamento nei tempi di trattazione della domanda tavolare. A tutt’oggi tutti gli uffici tavolari sono aggiornati e non presentano lavoro arretrato.
La Provincia ha inoltre investito nell’immagine del Libro fondiario, per diffondere la consapevolezza collettiva dell’importanza del sistema. Sono stati organizzati diversi convegni, l'ultimo dei quali è stato dedicato all’esperienza del Libro fondiario oltre i confini regionali con l’adesione ad ELRA “European Land Registry Association”. La partecipazione a questo organismo europeo consente alla Provincia autonoma di Trento di portare la propria esperienza e di contribuire alla formazione di proposte normative in ambito europeo.
La gestione di parte provinciale è risultata quindi tutt'altro che inadeguata e contraddittoria ed anzi, con il contributo di tutto il personale impiegato, ha saputo valorizzare l’originalità del sistema tavolare trentino.