ROVERETO: Un altro restyling in arrivo per le fontane del centro

Sono 90 ma a soffrire di più il degrado sono le opere d’arte, come il Nettuno in piazza delle Oche già rimesso a nuovo con 70 mila euro ma ancora bisognoso di cure.

 

Previsto anche un restauro dell’intera piazza Erbe, con piastre in pietra da sostituire (sotto lo sguardo vigile delle Belle Arti) e zampilli d’acqua da ripulire per bene.

 

Una novantina di fontane, di cui la metà funzionanti, è il patrimonio zampillante di Rovereto città dell’acqua.


La mappatura dei punti di erogazione pubblica cittadini - si tratta in quasi tutti i casi di opere d’arte o comunque di sculture di un certo pregio - è stata avviata esattamente un lustro fa dalla giunta Valduga e sta consentendo al Comune di intervenire per ristrutturare un parco anche artistico che rischia di essere devastato dal degrado e dall’incuria.
I primi soldi stanziati dalla precedente amministrazione, 70 mila euro, hanno permesso di ripulire e ripristinare le fontane di piazza Erbe e del Nettuno in piazza delle Oche che, dopo essere rimaste chiuse per un anno, hanno ripreso il loro posto in mezzo al centro storico. E le stesse imprese contattate da palazzo Pretorio si sono subito dopo messe al lavoro con la fontana di corso Bettini. Le incrostazioni hanno infatti minato l’intera struttura arrivando addirittura a intasare le tubature. E così, dopo l’abbondante travaso d’acqua sul marciapiede, la fontana è stata chiusa.
«Poco a poco toccherà alle altre 84 fontane presenti in città e in periferia. - aveva assicurato ancora nel 2008 Vincenzo Caputo, consigliere comunale con delega all’arredo urbano - Stiamo completando il censimento e poi inizieremo i lavori partendo da quelli più urgenti. Lo scopo è arrivare a ristrutturarle tutte prima della fine di questa legislatura, nel 2010. Chiaramente interverremo in base a quanto di volta in volta stanzierà la giunta».
La burocrazia e la necessità di portare avanti altri progetti più urgenti ha però impedito di ultimare la pulizia delle bocche d’acqua del centro storico.
Il compito di completare l’opera, quindi, è passato alla nuova giunta targata Miorandi che, a metà mandato, ha deciso di affidare all’architetto Giorgio Campolongo lo studio di fattibilità per il restauro delle medesime fontane. E le altre? Gli interventi minori sono stati eseguiti ma il, diciamo così, pezzo forte sono proprio
il Nettuno e piazza Erbe. «Si parla di restauro ma in realtà si tratta di una manutenzione straordinaria. - precisa l’assessore ai lavori pubblici Leone Manfredi - Purtroppo ci sono crepe da sistemare, intonaci da ritoccare e la pulizia di superficie».
E si metterà mano anche alla pavimentazione di piazza Erbe. «Già, qui alcune lastre di pietra sono rotte e abbiamo dapprima provveduto con cemento ma adesso, essendo la piazza tutelata, dobbiamo cambiare i pezzi rotti. E la pietra, chiaramente, deve essere la medesima».
Fontane e piazza, d’altro canto, nonostante il prezioso restyling necessitano di un ulteriore passaggio. «Si presentano in uno stato di degrado superficiale e vogliamo realizzare un intervento manutentivo completo in grado di risanare le parti danneggiate e proteggerle ulteriormente in modo da rallentare quel processo legato al degrado naturale. La pavimentazione in piastre di pietra, a causa della scarsa manutenzione del passato, si presenta assai degradata e quindi alcuni blocchi vanno sostituiti».
Nuovo look anche per la passeggiata lungo il cosiddetto «Percorso dell’Acqua», il Leno, tra i ponti di via Prima Armata e Forbato. In questo caso si tratto di una valorizzazione scenografica da 20 mila euro che comprenda soprattutto un nuovo e architettonicamente più ammaliante impianto di illuminazione a Led. E che sarà l’ossatura portante del nuovo Parco del Leno, dalla pescicoltura di via Vicenza alla foce nel fiume Adige.
 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
4 gennaio 2013 curiosità , rovereto , ristrutturazione

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