Il sistema di riscaldamento a pannelli radianti, detto anche "riscaldamento a pavimento" è un sistema impiantistico sempre più usato per riscaldare gli ambienti costruiti.
E' una tecnologia che permette ottimi risultati dal punto di vista energetico, potendo funzionare con temperature relativamente basse ed insieme ai pannelli solari. Funziona principalmente con uno scambio termico per irraggiamento e non per convezione. La necessità di applicare tecniche di risparmio energetico nel settore delle costruzioni sta comportando uno sviluppo di questa tecnica insieme ad altre simili come il riscaldamento a battiscopa ed a parete.
Vantaggi e Svantaggi
Il pavimento radiante ha come vantaggio maggiore quello della minima dispersione termica e di un riscaldamento costante su tutta la superficie dell'ambiente riscaldato, mentre lo svantaggio principale è il maggiore costo di costruzione della pavimentazione.
Prezzi e costi di un pavimento radiante
Il prezzo di un pavimento radiante dipende da diversi fattori. L'impianto non comprende solo le componenti da inserire nel pavimento ma anche la caldaia. Inoltre va considerato il costo della manodopera e quello delle demolizioni nel caso in cui l'edificio sia esistente e da ristrutturare.
Il prezzo dipende anche dalla località, normalmente nel nord Italia i prezzi dei materiali e della manodopera è circa il 15-20% maggiore del sud. Può incidere sul costo anche la presenza nella località di numerosi installatori o ditte specializzate nel riscaldamento a pavimento.
Il costo per una superficie media di 100 mq varia tra i 70€ e i 110€ a mq comprendendo in questo valore la manodopera, la caldaia a condensazione (1500-2000€), gli oneri di progettazione e il costo dei materiali.
E' una spesa che può essere anche del 50% maggiore di un tipico impianto con termosifoni ma i vantaggi principali sono: maggiore spazio nell'appartamento, minore consumo di energia, calore costante ed equilibrato nello spazio.
E' importante ricordare che le ristrutturazioni energetiche ottengono degli ottimi incentivi da parte dello stato! Quindi il costo totale dell'impianto può essere detratto fino al 55% della spesa.
Come funziona
Il funzionamento è permesso da una serpentina di tubi in cui scorre acqua ad una temperatura di circa 30°-40° (i termosifoni normali hanno una temperatura di 70°-80°) Questi tubi sono collegati alla caldaia che riscalda il fluido. Il solaio nella parte più interna, a contatto con la struttura alloggia un isolante che non permette il passaggio del calore verso il piano inferiore ma solo verso l'ambiente da riscaldare.
Tecnologie impianti a pavimento
La tecnologia di realizzazione più comune per il riscaldamento a pavimento è quella che prevede la posa dei seguenti elementi: solaio strutturale, isolante, massetto, tubi per il passaggio dell'acqua, pavimentazione.
Solaio: Se l' intervento viene fatto su un solaio esistente, le operazioni per il montaggio dell' impianto cominceranno con la demolizione di parte del massetto e dell' eventuale isolante fino ad arrivare alla parte strutturale.
Isolante: L'isolante è normalmente di polistirolo liscio o sagomato, la seconda soluzione è la migliore perchè i tubi dove passerà l'acqua si incastreranno tra le "nocche" permettendo un installazione più rapida. Un difetto dell'isolante con polistirolo è la poca efficienza come isolante acustico. Una soluzione proposta in questo articolo isolante sughero prevede l' inserimento come isolante di sughero impastato e il fissaggio dei tubi con delle clips. Questo metodo permette anche un buon isolamento acustico.
Va ricordato che il vero elemento riscaldante, che assorbe il calore portato dai tubi è il massetto in cemento che ricopre i tubi. Più si riesce a ridurre lo spessore del massetto e più calore con minore tempo raggiungerà l'ambiente da riscaldare. Per evitare problemi ai muri perimetrali dell' ambiente dovuti alla dilatazione termica si può interporre tra i due elementi uno strato di separazione.
Tubi: Le caratteristiche principali che devono avere dei buoni tubi sono la durabilità, la resistenza allo schiacciamento, la qualità delle materie prime, la resistenza alla corrosione dell' ossigeno. Va studiato il disegno e il percorso che i tubi devono fare all' interno del pavimento per non creare aree più calde (dove il flusso è più vicino alla caldaia) ed aree più fredde. Molto efficaci sono i tubi in rame.
Collettori di Flusso: I tubi sono intervallati con delle valvole che permettono l'apertura o la chiusura del flusso, questi collettori ospitano anche termometri e valvole di sfogo.
Per quanto riguarda la temperatura di esercizio dell'impianto non bisogna superare i 28°-30° per evitare problemi di circolazione ed eccessivo calore all'altezza delle gambe. Solitamente questo era il difetto dei più vecchi impianti a pavimento.